Il SIPA a tutela dei diritti e dell’immagine dei PERITI ASSICURATIVI

Pubblichiamo la Ns. comunicazione inviata alla testata giornalistica On LIne ViViCentro a seguito dell’articolo da loro pubblicato (link in basso), avente ad oggetto una inchiesta sui falsi incidenti automobilisitici, nel quale si fa riferimento in modo generico ad attivita fraudolente poste in essere dai “Periti Assicurativi

 

Preg.ma redazione

Facciamo riferimento l’articolo pubblicato il 23 Luglio 2023 sulla testata giornalistica On LIne ViViCentro a firma di “Redazione”, avente ad oggetto una inchiesta sui falsi incidenti automobilisitici, nel quale si fa riferimento in modo generico ad attivita fraudolente poste in essere dai “Periti Assicurativi”

Incipit dell’art. è il seguente

“Castellammare, i Periti Assicurativi al Servizio del Clan Cesarano: Affari con i Finti Incidenti e Truffe Assicurative”

proseguendo poi con:

“In una recente indagine condotta dalle forze dell’ordine, è emerso un intricato sistema di truffe assicurative legate al clan Cesarano, che ha coinvolto periti assicurativi corrotti

ed ancora

“Il coinvolgimento dei periti assicurativi, i quali dovrebbero essere garanzia di imparzialità, ha gettato ulteriori ombre sul già turbolento panorama delle frodi assicurative nel sud Italia”….“Secondo le fonti investigative, i periti al servizio del clan Cesarano avrebbero falsificato rapporti e documenti, presentando incidenti mai avvenuti o esagerandone la gravità per ottenere risarcimenti ingiustificati“…. “Successivamente, i documenti falsi elaborati dai periti assicurativi corrotti venivano presentati alle compagnie assicurative, che erano spinte a liquidare le richieste di risarcimento basandosi su queste prove alterate”.

conclude poi l’autore dell’articolo con:

“In conclusione, le recenti indagini hanno portato alla luce l’attività criminale del clan Cesarano legata alle truffe assicurative e ai finti incidenti. Il coinvolgimento dei periti assicurativi ha contribuito alla riuscita di queste frodi, causando ingenti danni economici e mettendo in luce la necessità di maggiori misure di controllo e monitoraggio nel settore assicurativo”.

Con rammarico si prende atto che l’articolo criminalizza una intera categoria, in maniera superficiale generica e senza alcun fondamento nè riscontro, non risultando in alcun modo noto né il nome o i nomi dei presunti periti assicurativi, né se è questo o questi appartengano realmente al ruolo dei periti assicurativi e quindi facente o facenti parte a pieno titolo della categoria.

Per tutto quanto precede,

premesso che l’attività di “Perito Assicurativo” è riservata dalla legge ed è consentita solo a professionisti iscritti in un regolare ruolo tenuto da “Consap” società controllata totalmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze

Premesso che da quanto emerge dal vostro articolo, si rilevano elementi fortemente lesivi l’immagine e la dignità professionale dell’intero comparto, da noi rappresentato nelle nostre funzioni di Sindacato Italiano dei Periti Assicurativi.

Con la presente nella veste istituzionale di Sindacato Nazionale a tutele delle attività dei Periti Assicurativi, siamo a richiedere in virtù di quanto previsto dall’art. 5 del d.lgs n. 33/2013 modificato dal d.lgs n 97/2016, il nome della persona o delle persone, nel vostro giornale descritti come “Periti Assicurativi” al fine di verificare la effettiva appartenenza al ruolo dello stesso o degli stessi, nel qual caso resterà nostra cura, a difesa e tutela dei rappresentati, proporre formale denuncia alla Procura della Repubblica , qualora si dovessero rilevare indizi di reato penalmente perseguibili , con riserva di nostra Costituzione quale parte civile in un eventuale giudizio.

Tale provvedimento appare atto dovuto ancorché indispensabile e necessario a garantire e tutelare le attività dei professionisti seri , onesti e integerrimi, costituenti la spina dorsale della categoria, che purtroppo vedono nel Vs. articolo minata gravemente la propria reputazione.

Nel prendere ovviamente le distanze da quanto riportato dal Vostro Giornale e nel censurare fin d’ora qualsiasi attività posta in essere da chiunque si fregi del titolo di “Perito assicurativo” senza averne la titolarietà e senza rispecchiarmi i valori, auspichiamo che operiate una immediatamente rettifica di quanto riportato attraverso la possibilità di un diritto di replica e allo stesso tempo manifesta conoscenza in egual misura della correttezza della categoria, per la salvaguardia del buon nome della stessa, con riserva di proporre formale querela, ai sensi dell’articolo 595 Codice Penale, nei confronti della Vostra testata giornalistica, per la diffusione a nostra insaputa e senza che si procedesse con gli opportuni riscontri, di informazioni i cui contenuti, a più riprese richiamati nel Vostro articolo, appaiono diffamatori e lesivi della dignità e reputazione di una intera categoria, fornendo un’immagine totalmente distorta della stessa e lanciando un messaggio dagli inequivocabili sentori denigratori e calunniosi.

Luigi Giugliano
Segretario Nazionale SIPA
Sindacato Italiano Periti Assicurativi 


Castellammare, Truffe Assicurative e Finti Incidenti: Il Clan Cesarano nel Mirino delle Autorità

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